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Da un articolo de LaStampa online del 22/8/2015:
Dopo tante promesse mai rispettate, il sospetto è diventato realtà. Il poliambulatorio Superga non sarà costruito. Trascorsi oltre quindici anni ad attendere lo stanziamento dei fondi dalla Regione, l’Asl Torino 2, stanca di tenere il cero (e pagare l’affitto) dell’ex palazzina uffici di via Verolengo, ha preso una decisione drastica. A inizio agosto, la direzione generale ha approvato il recesso anticipato del contratto di concessione dello stabile col Comune. Addio al nuovo polo sanitario che doveva nascere in Spina Tre. Il nuovo quartiere di Torino, nato al posto delle grandi fabbriche, ha cancellato il passato con un bel parco, troppi supermercati, tanti palazzoni e ancora pochi servizi per agevolare la vita dei suoi residenti.
Contratto stracciato
La pietra tombale sul progetto del poliambulatorio di Spina Tre, è riassunta nelle righe finali del documento firmato dal nuovo direttore, Valerio Alberti. «È un ingiustificato onere a carico del bilancio dell’Asl, e quindi regionale, perché non può corrispondere ad alcuna utilità futura». Dopo anni di stand-by, è stato stracciato il contratto stipulato dal Comune. Accordo lungo quarant’anni che dal 2009 obbligava a pagare 4 mila euro d’affitto, a cui bisognava aggiungere anche il servizio di sicurezza e qualche minima manutenzione, per un rudere che i ladri hanno provato a smontare pezzo per pezzo. Spreco «attenzionato» anche dalla Guardia di Finanza: a marzo calcolò un danno erariale di 5,5 milioni di euro. Dopo anni di campagne elettorali, la decisione dell’Asl cancella la melina, ma non fa felice il quartiere.
Che fine farà l’edificio?
«A questo punto rimangono due questioni – dice Lucia Centillo, l’ex presidente della commissione Sanità che ha approvato una mozione pro-Superga - La prima è un progetto urbanistico di quartiere che ha dei bisogni che il disastrato poliambulatorio di via del Ridotto non può sostenere. La seconda, è capire che fine farà quell’edificio». La paura è che ritorni ad essere il «Grand Hotel degli Sbandati» di vent’anni fa. Anche dalla Circoscrizione 5, sono arrabbiati. «In vent’anni di discussioni, ovviamente il mondo è cambiato– dice il presidente Rocco Florio - Pretendiamo, almeno, l’inizio dei lavori dell’altro poliambulatorio del Marco Antonetto. E speriamo che si sblocchino le altre ipotesi d’intervento». Quali? Col trasferimento del reparto delle Malattie Infettive dall’Amedeo di Savoia, si creerebbe lo spazio per accogliere i servizi sanitari di Borgo Vittoria che oggi sono divisi in diverse sedi sul territorio. «Hanno fatto tante campagne elettorali, ma non hanno mai raggiunto nulla – attacca Armando Monticone del Comitato Spina Tre - È il fallimento di una scelta condivisa da tutte le amministrazioni: da quelle regionali a quelle di quartiere».
Paolo Coccorese
Da un comunicato stampa del Comune di Torino del 28/4/2015:
Giovedì 30 aprile 2015, alle ore 11, si svolgerà la cerimonia di intitolazione alle “Operaie della fabbrica Superga” dell'area verde compresa tra via Verolengo e via Bernardino Luini.
Alla cerimonia, che avrà inizio presso il tratto di giardino antistante l’incrocio tra le vie Bernardino Luini e Stresa, saranno presenti il Sindaco Piero Fassino, e il presidente del Consiglio comunale Giovanni Porcino.
Da un comunicato stampa del Comune di Torino del 2/3/2015:
Inizieranno in questi giorni e, suddivisi in due diversi lotti, dureranno fino a dicembre del prossimo anno i lavori per il completamento di Parco Dora, uno dei più importanti e recenti esempi italiani di bonifica, recupero e riqualificazione di aree industriali dismesse.
Interventi per un valore superiore ai 700mila euro tra integrazioni, rifunzionalizzazioni e completamenti di opere utili a migliorare la funzionalità, la fruibilità e la sicurezza dell’area e che verranno interamente rimborsati alla Città di Torino.
“La consegna alla Città dell’area Michelin, lo scorso 25 febbraio – ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Enzo Lavolta - ci consente di porre finalmente mano a quegli interventi di manutenzione straordinaria di cui c’è bisogno per non pregiudicare ulteriormente le aspettative dei cittadini nei confronti di un’opera di grande valore architettonico, ambientale e economico”.
In particolare, in questa prima tranche, il progetto prevede:
- per l’ambito Michelin la pulizia dell’area con lo sfalcio dell’erba, il ripristino delle recinzioni perimetrali, il rifacimento del capping e il completamento – con la delimitazione dell’area, la fornitura e la posa delle attrezzature e della pavimentazione antishock – dell’area gioco prevista al confine del Museo A come Ambiente;
- per l’ambito Vitali il completamento delle opere di sostegno e la realizzazione della rampa verso via Borgaro insieme all’ultimazione dell’area gioco prevista ai confini con l’area Mortara;
- per l’ambito Mortara interventi di messa in sicurezza delle rampe del tunnel di via Borgaro;
- per l’ambito Ingest la realizzazione della recinzione del parco su via Nole, di una nuova scalinata nella zona della Chiesa del Santo Volto e di nuovi ingressi al parco da via Nole e nei pressi del parcheggio interrato del supermercato Pam,
oltre al completamento degli arredi e della segnaletica e al collegamento con la pista ciclabile.
Questi interventi si concluderanno entro marzo 2016.
Il Parco Dora, con i suoi 456.000 metri quadrati, è uno dei polmoni verdi più estesi della città ed è stato premiato con il prestigioso International Architecture Award 2012 dal Chicago Athenaeum – Museum of Architecture and Design.
L’area oggetto della riqualificazione si compone di cinque lotti, corrispondenti agli insediamenti industriali che vi erano localizzati (Vitali, Ingest, Michelin, Mortara e Valdocco) ed è attraversata dal fiume Dora Riparia la cui risistemazione delle sponde in percorso ciclopedonale è compresa nel più esteso progetto di “Torino Città d’Acque”.
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Un bel video promozionale realizzato due anni fa dalla regione Piemonte ma stranamente passato in sordina. È accompagnato da una bella colonna sonora del compositore torinese Ezio Bosso.
Da un comunicato stampa del Comune di Torino del 11/12/2013:
Venerdì 14 dicembre 2012, grazie al completamento dei lavori per la viabilità di collegamento tra corso Vigevano e corso Mortara, sarà aperta al traffico la nuova rotonda realizzata da RFI su progetto del Comune in piazza Baldissera: la rotatoria consentirà alleggerire il traffico sul cavalcaferrovia di via Stradella e di riconnettere più facilmente tra loro quartieri separati storicamente dalla ferrovia e più recentemente dal cantiere per la realizzazione del passante ferroviario.
La demolizione della vecchia sopraelevata che collegava corso Vigevano e corso Mortara, resa necessaria dai lavori di costruzione delle gallerie ferroviarie, iniziò nel 2006 con l’abbattimento dell’anello al di sopra della piazza: contemporaneamente, per consentire la circolazione da e per corso Mortara, si realizzò il cavalcaferrovia provvisorio di via Stradella. La demolizione della sopraelevata si completò poi nel 2009 e nel 2011.
In futuro sono previsti altri interventi lungo la copertura del passante.
Oltre alla rotonda all’incrocio tra i corsi Regina Margherita e Principe Oddone, quasi completata, a fine novembre è stato varato dalla Giunta il progetto preliminare di un primo lotto di sistemazione superficiale lungo corso Venezia e nei pressi della nuova stazione Rebaudengo, che comprende anche due attraversamenti dell’ex ferrovia in corrispondenza di via Cervino e via Valprato. (e.v.)
Da un comunicato stampa del Comune di Torino del 1/10/2012:
L’ultimo atto amministrativo del Comune, per la costruzione della Centrale idroelettrica, è stato approvato, questa sera, dal Consiglio comunale con 23 voti favorevoli, 2 contrari e 2 astenuti.
E’ stato concessa, alla società Energetica, la costituzione del diritto di superficie in sottosuolo (285mila Euro) con il diritto di derivazione di acqua dalla Dora Riparia nell’area in corrispondenza dell’incrocio tra corso Appio Claudio e corso Telesio.
La scadenza della concessione è fissata al 31 gennaio 2040, data nella quale, il Comune rientrerà in possesso dell’area e dell’infrastruttura.
Energetica dovrà garantire la manutenzione arborea, compensare l’abbattimento delle piante con iniziali piantamenti (piccole querce), prima dei lavori e dovrà occuparsi della pulizia dell’area delimitata dal fiume e dal canale scaricatore.
Il cantiere avrà una durata di 12 mesi e i lavori dovrebbero iniziare a gennaio 2013.
(tdn) - Ufficio stampa del Consiglio comunale
Da un comunicato stampa del Comune di Torino del 6/9/2012:
Lunedì 10 settembre si inaugura ufficialmente il giardino ex Ceat, realizzato sull’area degli ex stabilimenti produttivi Ceat, tra le vie Pacini, Leoncavallo e Ternengo. Il nuovo giardino si estende per 16mila metri quadri con spazi a prato, nuove alberature e arredi, giochi per bambini e adolescenti e un percorso fitness per la terza età.
L’intervento, avviato dal 2007 e più volte rallentato per la necessità di compiere approfonditi lavori di bonifica ambientale, è stato completato nell’ambito del Programma Urban Barriera di Milano e si configura come primo tassello della riqualificazione che interesserà gli spazi verdi della zona est di Barriera di Milano e che verrà portata a termine entro il 2014.
Da un articolo de LaStampa online del 11/8/2012:
Tra un mese sarà consegnata alla città l’area delle ex Teksid e Michelin. Una scommessa di rinnovamento lanciata nel 2004 e costata 70 milioni.
Non lasciatevi fuorviare dagli alberi esili come fuscelli. Li hanno piantati da poco, ci vorranno mesi perché svettino e scaccino quel senso di vuoto e incompiuto. E non fatevi indurre in errore dall’erba alta e dalle aiuole incolte tutto intorno: non sono retaggio dei cantieri, ma il segno più visibile (e profondo) della crisi, che ha lasciato Comune e quartieri senza soldi e li ha costretti a tagliare - e non poco - sulle manutenzioni del verde. Però Parco Dora è una storia chiusa. Manca un mese, o quasi, poi verrà consegnato, con circa cinque mesi di ritardo rispetto alle previsioni. Dei cinque lotti, quattro sono terminati. Ne manca uno, l’area Michelin, che ruota intorno alla torre evaporativa degli ex stabilimenti, conservata a memoria del passato industriale della Torino che fu: i lavori sono in capo alla presidenza del Consiglio, si stanno ultimando i viottoli asfaltati, poi sarà fatta.
Da un comunicato stampa del Comune di Torino del 27/7/2012:
“Il riconoscimento internazionale mi rende orgoglioso e mi fa piacere”. Questo il commento del Sindaco, Piero Fassino, nell’apprendere la notizia dell’assegnazione a Torino del premio The International Architecture Award 2012 per il progetto Parco Dora. “Oltre ad essere un segnale molto positivo che viene dal mondo del design e dall’architettura - ha continuato Fassino - è la riconferma che l’enorme opera di rinnovamento urbanistico della città è stata ispirata a una grande visione d’insieme e che la trasformazione urbana di Torino ha accresciuto significativamente la dotazione di spazi verdi ed elevato la qualità ambientale delle aree restituite ai cittadini”.
L’International Architecture Award è uno fra i più importanti riconoscimenti nell’ambito della pianificazione urbana con particolare attenzione al valore della "buona progettazione", l'innovazione, l'uso di nuovi materiali e l'attenzione all'impatto ambientale.
“E’ con entusiasmo che accogliamo la notizia dell’assegnazione dell’International Architecture Award al progetto del Parco Dora. In quest’area – ha commentato l’Assessore all’Ambiente Enzo Lavolta- si è fatto un attento recupero delle strutture industriali. Nel Parco convivono spazi dedicati all’archeologia industriale che ci rimandano alla storia recente della nostra città con aree verdi e spazi liberamente fruibili dai cittadini; gli interventi adottati sono certamente caratterizzati da quell’innovazione e dalla applicazione di tecnologie a cui Torino guarda con grande attenzione”.
Da un articolo di Repubblica del 10/7/2012:
Non sarà un'estate di cantieri abbondanti, come negli anni scorsi. E a parte i lavori del Passante ferroviario, del grattacielo del San Paolo, di Porta Susa e il cantiere della metropolitana in piazza Bengasi, che in questi giorni comincia a muovere i primi passi, i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle strade cittadine procederanno a ritmo lento. La scarsità di risorse non aiuta Palazzo Civico: i progetti non mancherebbero, sono però costretti a restare chiusi nel cassetto in attesa di tempi migliori, come la copertura superficiale del Passante tra piazza Statuto e corso Venezia.
Ma proprio per i residenti di corso Principe Oddone è in arrivo una prima buona notizia: mercoledì partiranno i lavori di ripristino del corso tra piazza Baldissera e lungo Dora Napoli. Il cantiere durerà quattro settimane. Non sarà ancora la sistemazione definitiva, ma permetterà di mettere fine ad alcuni disagi dovuti ai lavori del Passante, come il restringimento dei marciapiedi. La larghezza originaria della carreggiata sarà ripristinata e la recinzione sarà arretrata. Così come avevano chiesto di fare, almeno in via provvisoria, i presidenti delle circoscrizioni 4 e 7, Claudio Cerrato ed Emanuele Durante. Richiesta accolta di buon grado dall'assessore alla viabilità Claudio Lubatti.
Immagine aggiornata ogni 15 minuti.
L'inquadratura punta a sud e ritrae parte dell'area Vitali del parco Dora, il grattacielo Intesa-SanPaolo, la torre di piazza Statuto, l'ex grattacielo RAI di via Cernaia, il campanile alto 83 metri della chiesa Santa Zita, sullo sfondo il grattacielo della Regione Piemonte e, quando sereno, parte delle Alpi.