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Da un comunicato stampa del Comune di Torino del 3/11/2015:
Via libera questa mattina dall’esecutivo di Palazzo Civico al progetto definitivo per la riqualificazione degli impianti di illuminazione pubblica ai Murazzi del Po, proposto dagli assessori Gianguido Passoni (Patrimonio) e Giuliana Tedesco (Partecipate).
Il progetto, per il quale sono stati stanziati 450mila euro e la cui realizzazione sarà affidata a Iren, prevede il mantenimento degli attuali tre sistemi di illuminazione, ma distingue la loro funzione: sul muraglione dei Murazzi è prevista l’installazione a parete di punti luce a proiettore e, sulla passeggiata lungo il fiume, pali di legno come era in uso nell’Ottocento, con apparecchi di illuminazione tipo ‘Bordier’ che avranno soprattutto funzione di arredo luminoso, mentre, sulla balaustra di corso Cairoli saranno mantenuti gli attuali lampioni con qualche modifica di carattere estetico.
Dal punto di vista tecnico, il progetto prevede l’utilizzo di sorgenti luminose di maggiore efficienza luminosa a LED, che consentono di ridurre la potenza installata di circa il 58 per cento e di migliorare l’efficienza luminosa di circa il 10 per cento. Il progetto, elaborato effettuando una rigorosa ricerca archivistica e storiografica sui sistemi di illuminazione pubblica che si sono succeduti nel corso del tempo nell’area dei Murazzi, ha già ottenuto il parere positivo dell’Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici.
(...)
Da un articolo de LaStampa online del 22/8/2015:
Dopo tante promesse mai rispettate, il sospetto è diventato realtà. Il poliambulatorio Superga non sarà costruito. Trascorsi oltre quindici anni ad attendere lo stanziamento dei fondi dalla Regione, l’Asl Torino 2, stanca di tenere il cero (e pagare l’affitto) dell’ex palazzina uffici di via Verolengo, ha preso una decisione drastica. A inizio agosto, la direzione generale ha approvato il recesso anticipato del contratto di concessione dello stabile col Comune. Addio al nuovo polo sanitario che doveva nascere in Spina Tre. Il nuovo quartiere di Torino, nato al posto delle grandi fabbriche, ha cancellato il passato con un bel parco, troppi supermercati, tanti palazzoni e ancora pochi servizi per agevolare la vita dei suoi residenti.
Contratto stracciato
La pietra tombale sul progetto del poliambulatorio di Spina Tre, è riassunta nelle righe finali del documento firmato dal nuovo direttore, Valerio Alberti. «È un ingiustificato onere a carico del bilancio dell’Asl, e quindi regionale, perché non può corrispondere ad alcuna utilità futura». Dopo anni di stand-by, è stato stracciato il contratto stipulato dal Comune. Accordo lungo quarant’anni che dal 2009 obbligava a pagare 4 mila euro d’affitto, a cui bisognava aggiungere anche il servizio di sicurezza e qualche minima manutenzione, per un rudere che i ladri hanno provato a smontare pezzo per pezzo. Spreco «attenzionato» anche dalla Guardia di Finanza: a marzo calcolò un danno erariale di 5,5 milioni di euro. Dopo anni di campagne elettorali, la decisione dell’Asl cancella la melina, ma non fa felice il quartiere.
Che fine farà l’edificio?
«A questo punto rimangono due questioni – dice Lucia Centillo, l’ex presidente della commissione Sanità che ha approvato una mozione pro-Superga - La prima è un progetto urbanistico di quartiere che ha dei bisogni che il disastrato poliambulatorio di via del Ridotto non può sostenere. La seconda, è capire che fine farà quell’edificio». La paura è che ritorni ad essere il «Grand Hotel degli Sbandati» di vent’anni fa. Anche dalla Circoscrizione 5, sono arrabbiati. «In vent’anni di discussioni, ovviamente il mondo è cambiato– dice il presidente Rocco Florio - Pretendiamo, almeno, l’inizio dei lavori dell’altro poliambulatorio del Marco Antonetto. E speriamo che si sblocchino le altre ipotesi d’intervento». Quali? Col trasferimento del reparto delle Malattie Infettive dall’Amedeo di Savoia, si creerebbe lo spazio per accogliere i servizi sanitari di Borgo Vittoria che oggi sono divisi in diverse sedi sul territorio. «Hanno fatto tante campagne elettorali, ma non hanno mai raggiunto nulla – attacca Armando Monticone del Comitato Spina Tre - È il fallimento di una scelta condivisa da tutte le amministrazioni: da quelle regionali a quelle di quartiere».
Paolo Coccorese
Da un articolo de LaStampa online del 23/2/2012:
A vederlo da fuori ci si chiede perché non l’abbiano ancora aperto. Sembra pronto, e lo è da un bel po’. Eppure è chiuso, e lo sarà fino all’inizio di aprile, se tutto procederà per il verso giusto. I residenti lo aspettano da quest’autunno, negli ultimi mesi hanno dovuto sopportare non pochi disagi. Ancora poco più d’un mese e il tunnel di corso Mortara sarà pronto: da via Orvieto si sbucherà direttamente in corso Potenza, con poco più d’un chilometro di galleria, oppure si potrà uscire in via Borgaro.
E non è finita. In Comune stanno valutando un passo successivo: estendere il tunnel fino a corso Regina Margherita, sfruttando una galleria ferroviaria in disuso, che veniva utilizzata per collegare la Teksid - l’ex ferriera che sorgeva su corso Mortara, di cui oggi è rimasta l’intelaiatura, calata nel contesto del Parco Dora - con la ThyssenKrupp di corso Regina. Ieri, durante il sopralluogo della commissione Viabilità, l’ipotesi è emersa. Si tratterebbe di riadattare la galleria per trasformarla in un sottopassaggio in piena regola: ipotesi praticabile, che oltretutto - particolare non trascurabile, visti i tempi - permetterebbe di ammortizzare non poco i costi. Un’altra ipotesi prevede di allungare il tunnel in direzione opposta, interrandolo fino a collegarlo con la stazione Dora.
Da un comunicato stampa del Comune di Torino del 22/2/2012:
Il sottopasso che unisce corso Mortara a corso Potenza è completato e l’apertura avverrà nel prossimo mese di aprile, al termine dell’adeguamento del manufatto alle nuove norme in materia di sicurezza delle gallerie.
La notizia si è appresa stamane durante il sopralluogo alla struttura da parte della Commissione Urbanistica. Avviata nel 2007, l’opera è costata circa 35 milioni di euro e rappresenta un ulteriore tassello al completamento della Spina 3.
Lunga 1.300 metri, la galleria è composta da due corsie per ciascun senso di marcia. Un’uscita la collega direttamente con via Borgaro, mentre l’ingresso in corso Potenza è possibile in entrambe le direzioni, verso nord e verso sud.
Sempre in tema di Spina 3, entro la fine di aprile è prevista l’apertura del cosidetto lotto ‘Mortara’ sull’analogo corso. Si tratta della trasformazione in parco della parte in superficie di corso Mortara fino allo scorso luglio aperta al traffico viario.
R.T. - Ufficio stampa del Consiglio comunale
Nell'ottobre 2009, dopo lo spostamento del traffico del passante ferroviario nella prima nuova galleria interrata, in superficie iniziavano le demolizioni della vecchia linea storica.
In corso Principe Oddone, all'altezza di via Don Bosco, vi era un vecchio ponte in ferro borchiato che permetteva di sottopassare la ferrovia. La particolare struttura era destinata ad essere demolita, ma in quel periodo, un utente del forum SkyscraperCity si chiese se non fosse possibile conservare tale ponte per ricollocarne parte sul futuro nuovo corso Principe Oddone, con la funzione di "monumento" a memoria storica del luogo.
Fu redatta una proposta, raccolte le firme dei forumer torinesi di SSC entusiasti dell'idea e inviato il tutto alle Circoscrizioni 4 e 7, all'assessore alla cultura del comune di Torino e al comitato 150° Unità d'Italia.
Tale proposta fu in qualche modo accolta, e anziché affettato a colpi di cannello, il vecchio ponte fu solo più smontato e riposto in magazzini comunali in attesa di decisione. Ora la decisione pare presa (vedi articolo a lato, apparso su LaStampa dell'8 ottobre 2010), e da qualche parte, nel nuovo corso Principe Oddone che prenderà forma tra qualche anno, potremo rivedere quei pezzi di ferro borchiato che ci sarà difficile ricordare sostenessero l'intenso traffico ferroviario della vecchia linea Torino-Milano, ora totalmente interrata e celata alla vista.
Che dire, una bella soddisfazione per i numerosi e attivi forumer torinesi di SkyscraperCity e... alla prossima iniziativa quindi!
Da un comunicato stampa del Comune di Torino del 28/4/2015:
Giovedì 30 aprile 2015, alle ore 11, si svolgerà la cerimonia di intitolazione alle “Operaie della fabbrica Superga” dell'area verde compresa tra via Verolengo e via Bernardino Luini.
Alla cerimonia, che avrà inizio presso il tratto di giardino antistante l’incrocio tra le vie Bernardino Luini e Stresa, saranno presenti il Sindaco Piero Fassino, e il presidente del Consiglio comunale Giovanni Porcino.
Da un comunicato stampa del Comune di Torino del 11/12/2013:
Venerdì 14 dicembre 2012, grazie al completamento dei lavori per la viabilità di collegamento tra corso Vigevano e corso Mortara, sarà aperta al traffico la nuova rotonda realizzata da RFI su progetto del Comune in piazza Baldissera: la rotatoria consentirà alleggerire il traffico sul cavalcaferrovia di via Stradella e di riconnettere più facilmente tra loro quartieri separati storicamente dalla ferrovia e più recentemente dal cantiere per la realizzazione del passante ferroviario.
La demolizione della vecchia sopraelevata che collegava corso Vigevano e corso Mortara, resa necessaria dai lavori di costruzione delle gallerie ferroviarie, iniziò nel 2006 con l’abbattimento dell’anello al di sopra della piazza: contemporaneamente, per consentire la circolazione da e per corso Mortara, si realizzò il cavalcaferrovia provvisorio di via Stradella. La demolizione della sopraelevata si completò poi nel 2009 e nel 2011.
In futuro sono previsti altri interventi lungo la copertura del passante.
Oltre alla rotonda all’incrocio tra i corsi Regina Margherita e Principe Oddone, quasi completata, a fine novembre è stato varato dalla Giunta il progetto preliminare di un primo lotto di sistemazione superficiale lungo corso Venezia e nei pressi della nuova stazione Rebaudengo, che comprende anche due attraversamenti dell’ex ferrovia in corrispondenza di via Cervino e via Valprato. (e.v.)
Da un comunicato stampa del Comune di Torino del 1/10/2012:
L’ultimo atto amministrativo del Comune, per la costruzione della Centrale idroelettrica, è stato approvato, questa sera, dal Consiglio comunale con 23 voti favorevoli, 2 contrari e 2 astenuti.
E’ stato concessa, alla società Energetica, la costituzione del diritto di superficie in sottosuolo (285mila Euro) con il diritto di derivazione di acqua dalla Dora Riparia nell’area in corrispondenza dell’incrocio tra corso Appio Claudio e corso Telesio.
La scadenza della concessione è fissata al 31 gennaio 2040, data nella quale, il Comune rientrerà in possesso dell’area e dell’infrastruttura.
Energetica dovrà garantire la manutenzione arborea, compensare l’abbattimento delle piante con iniziali piantamenti (piccole querce), prima dei lavori e dovrà occuparsi della pulizia dell’area delimitata dal fiume e dal canale scaricatore.
Il cantiere avrà una durata di 12 mesi e i lavori dovrebbero iniziare a gennaio 2013.
(tdn) - Ufficio stampa del Consiglio comunale
Da un comunicato stampa del Comune di Torino del 6/9/2012:
Lunedì 10 settembre si inaugura ufficialmente il giardino ex Ceat, realizzato sull’area degli ex stabilimenti produttivi Ceat, tra le vie Pacini, Leoncavallo e Ternengo. Il nuovo giardino si estende per 16mila metri quadri con spazi a prato, nuove alberature e arredi, giochi per bambini e adolescenti e un percorso fitness per la terza età.
L’intervento, avviato dal 2007 e più volte rallentato per la necessità di compiere approfonditi lavori di bonifica ambientale, è stato completato nell’ambito del Programma Urban Barriera di Milano e si configura come primo tassello della riqualificazione che interesserà gli spazi verdi della zona est di Barriera di Milano e che verrà portata a termine entro il 2014.
Rimossi ieri, 2 giugno, gli scavalchi dei sottoservizi presenti da una decina d'anni in corso Principe Oddone angolo corso Regina Margherita.
La loro costruzione si rese indispensabile per garantire il passaggio di acqua, gas, elettricità ed altri impianti, durante la realizzazione delle gallerie del passante ferroviario.
Foto sul thread dedicato al Passante Ferroviario di Torino su SkyscraperCity.
Immagine aggiornata ogni 15 minuti.
L'inquadratura punta a sud e ritrae parte dell'area Vitali del parco Dora, il grattacielo Intesa-SanPaolo, la torre di piazza Statuto, l'ex grattacielo RAI di via Cernaia, il campanile alto 83 metri della chiesa Santa Zita, sullo sfondo il grattacielo della Regione Piemonte e, quando sereno, parte delle Alpi.