Porta Susa, debutto rinviato a primavera

Da un articolo de LaStampa del 13/11/2011:

Nuova Porta Susa FSBrindisi rinviato per l’inaugurazione di Torino Porta Susa, candidata a diventare la principale stazione torinese per il traffico ferroviario a livello regionale, nazionale, internazionale e per i treni ad Alta Velocità. Un gioiello architettonico e tecnologico importante in sè e per sè, quello che stanno costruendo le Ferrovie, ma anche le per le implicazioni sul fronte del trasporto ferroviario e su quello urbanistico. Una per tutte, il futuro della stazione storica di Porta Nuova, sulla quale è in corso un ragionamento tra l’azienda e il Comune.

La consegna del fabbricato da quasi 60 milioni, prevista a fine anno dopo una lunga serie di rinvii dovuti a svariate ragioni - in primis il fallimento di due imprese impegnate nel cantiere -, slitterà all’anno prossimo. A questo punto, come confermano le Ferrovie, se ne riparlerà in primavera inoltrata: maggio, più probabilmente giugno 2012. E questo, nonostante i lavori procedano a ritmo serrato, sette giorni su sette, svelando progressivamente l’immagine della stazione che verrà.

 

Completata la volta avveniristica, foderata con pannelli fotovoltaici che renderanno il complesso sostanzialmente autonomo sul fronte energetico, si lavora alla parte impiantistica e all’allestimento degli spazi nei quali avrà sede la galleria commerciale. Servizi e negozi: la formula delle nuove stazioni ferroviarie costruite o rivisitate in tutta Italia. In quest’ottica, e data la portata del progetto, il rinvio alla primavera inoltrata non sembra preoccupare l’azienda. Oltretutto, fanno notare dalle Ferrovie, almeno una parte di Torino Porta Susa è già operativa: si tratta dell’area che si affaccia su corso Vittorio Emanuele, funzionale all’accesso all’omonima stazione della linea uno della metropolitana da corso Inghilterra (attraverso il sovrappasso vicino a via Cavalli) e da corso Bolzano. Come si ricorderà, quest’ultima è entrata in funzione all’inizio del mese di settembre, nonostante il cantiere soprastante fosse ancora «in progress».

La necessità di garantire una corsia preferenziale alla fermata del metrò, e quindi la riconversione del cantiere per permettere ai passeggeri di raggiungere i treni della linea uno in condizioni di sicurezza, ha avuto la sua incidenza nel rallentare la tabella di marcia dei lavori.

Come si premetteva, la nuova stazione si inserisce all'interno di un piano di riassetto urbanistico legato alla realizzazione del Passante ferroviario. L’elemento di maggiore impatto visivo è la galleria di acciaio e vetro, lunga 385 metri e sostenuta da 108 archi differenti l'uno dall'altro. Questione di estetica, ma non solo: il rivestimento in pannelli al silicio, oltre 6 mila metri quadrati di superficie coperta, consentirà di produrre 825 KWh l’anno (con un rendimento dell’85%) senza compromettere la luminosità della galleria. In pratica, siamo all’autosufficienza energetica. Cinque i livelli sui quali si sviluppa il fabbricato viaggiatori, tre dei quali sono interrati.

Destino sospeso, invece, per la vendita dei diritti edificatori dell’area a ridosso della nuova stazione: dopo che anche la seconda gara internazionale è andata deserta, le Ferrovie stanno valutando se e come procedere.

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L'inquadratura punta a sud e ritrae parte dell'area Vitali del parco Dora, il grattacielo Intesa-SanPaolo, la torre di piazza Statuto, l'ex grattacielo RAI di via Cernaia, il campanile alto 83 metri della chiesa Santa Zita, sullo sfondo il grattacielo della Regione Piemonte e, quando sereno, parte delle Alpi.


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